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Gestione delle scorte - Il metodo ad intervallo fisso di riordino


Questa tecnica di gestione delle scorte segue il criterio per cui l’ordine viene lanciato ad intervalli di tempo regolari, riordinando un quantitativo variabile tale da ristabilire un livello di disponibilità prefissato. La necessità di effettuare un ordine di approvvigionamento quindi non deriva direttamente dalla domanda dell’articolo.

Livello disponibilità obiettivo = (domanda media tra due intervalli di riordino + lead time) + scorta di sicurezza


Osservando l'immagine possiamo fare una valutazione di ordine pratico: questo modello infatti consente di ridurre il numero di ordini d’acquisto in quanto permette di pianificare e raggruppare agevolmente tutti quelli provenienti da medesimo fornitore.

I controlli sullo stock sono più distanziati nel tempo rispetto al metodo a punto fisso di riordino, pertanto si rende necessaria la presenza di maggiori scorte poiché la domanda può essere soggetta ad oscillazioni più ampie.


Ricapitolando possiamo dire che la gestione delle scorte a periodo fisso di riordino ha i seguenti aspetti positivi: il controllo dei livelli di stock è semplificato in quanto avviene ad intervalli più distanziati rispetto al metodo a punto fisso, permette di accorpare diversi ordini di rifornimento relativi a più articoli in un unico ordine a fornitore, come conseguenza anche tutte le attività di magazzino risultano più facilmente pianificabili.


Aspetti negativi: spesso i lotti di riordino non si rivelano ottimali (a differenza del lotto economico d’acquisto), ed a causa dei controlli più diradati sulle disponibilità dei prodotti occorre tenere stoccato in magazzino un livello di scorte più elevato per non incorrere in uno stock out.


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